Play Modena, la città e la natura

Gita di tre giorni a Modena per goderci il festival del gioco, la città, alcune interessanti discussioni sul tema “gioco e formazione” e la riserva naturale lungo il fiume Secchia. Ma andiamo per ordine.

1) Venerdì pomeriggio: tavola esagonale.
Quest’anno il leitmotiv dell’incontro scientifico-divulgativo che si svolge ogni anno nella biblioteca Delfini di Modena era “gioco e formazione”. I temi trattati nel pomeriggio erano:
– il ruolo del gioco nella vita dei bambini con disabilità (Elisa Rossoni);
– il gioco come mezzo per la didattica delle scienze (Giammario Giannotti);
– gioco di ruolo, educazione e diritti umani (Iacopo Frigerio);
– gioco da tavolo nelle scuole medie e superiori come strumento per far acquisire competenze (Andrea Ligabue);
– ludoteca alle scuole elementari: il gioco come strumento di attivazione cognitiva, esercizio di autonomia e rispetto delle regole (Enzo Bertolini);
– gioco come processo tra immaginario ludico e vita quotidiana (Giulia Ruffino).

Personalmente sono soddisfatto e contento di aver partecipato all’evento. Gli interventi erano tutti interessanti e hanno dato vari spunti sul come poter portare il gioco nelle scuole e fare divulgazione. Selezionando qualche highlight posso dire di aver apprezzato:
– il riferimento di Rossoni alla Convenzione dell’ONU che parla del diritto dei bambini al gioco;
– la definizione di gioco tentata da Giannotti rifacendosi a Huizinga, Caillois e Vygotskij;
– il tentativo di Frigerio di tematizzare la pena di morte tramite un gioco di ruolo con l’intento di educare e far riflettere sui diritti umani;
– la testimonianza di Ligabue che il gioco da tavolo può essere uno strumento più che valido per far acquisire agli allievi competenze etiche, sociali e cognitive;
– la testimonianza analoga di Enzo Bertolini sottolineando come il gioco a scuola possa attivare la mente, aiutare ad essere autonomi e a rispettare le regole;
– la creazione di giochi come quello di Ruffino che possano innanzitutto divertire, ma anche far riflettere su temi importanti come l’ecologia.

Complimenti vivi per l’organizzazione e per l’entusiasmo trasmesso.

2) Venerdì sera: geocaching nella città di Modena.
La sera l’abbiamo dedicata alla caccia al tesoro nel mondo reale, in questo caso la città di Modena. Grazie a questo hobby abbiamo avuto l’occasione di vedere il duomo con la Ghirlandina (la torre del duomo), la chiesa di san Bartolomeo, il palazzo dei musei, largo Garibaldi, piazza Roma e il giardino Ducale Estense. Peccato che a Modena non ci siano altre cache, ma la cittadina ci è piaciuta molto. Era il terzo anno che venivo a Modena e finalmente sono riuscito a visitarla.

3) Sabato: festival del gioco Play Modena.
In questa edizione avevo di mira per lo più giochi leggeri e pochi acquisti mirati.
Ho provato e giocato con piacere a Loony Quest. Sia io che la Vale abbiamo fatto un punteggione nonostante fosse la nostra prima partita. Ho perso di un misero punticino, ma in compenso ho staccato gli altri di parecchio. Devo dire che mi è piaciuto, perché originale e diverso dal solito: bisogna tracciare linee su un foglio trasparente per poi metterlo sulla missione e valutare i risultati ottenuti. Bello. I materiali però sembrano poco longevi (pennarello e cancellino).
Da tempo volevo provare King of Tokyo e alla Play alla fine ce l’ho fatta. Mi ha trasmesso emozioni positive, nonostante sia stato eliminato. È breve, ha un’ambientazione che attira l’attenzione ed è semplice da imparare. Ideale per passare un momento spensierato tutti assieme.
Un altro giochino che mi ispirava da tempo era Sushi Go. Giudizio: molto carino. Il meccanismo di 7 Wonders funziona molto bene anche qui. Si gioca in simultanea, quindi niente tempi morti, le partite sono brevi e il titolo permette alcuni interessanti trick. Nel suo genere promosso a pieni voti.
Sempre nello spazio uplay.it abbiamo infine anche provato Patchwork, gioco leggero da due. In questo titolo si nota tutta la bravura di Rosenberg. Il gioco è bello e stimolante. Inoltre l’ambientazione diversa dal solito la reputo un plus.
Nella zona Family Arena abbiamo invece provato due giochi della casa editrice Bioviva: Cro Magnon e La Forêt Enchantée. L’area era piuttosto vuota e credo che un motivo probabilmente c’era: i titoli scarsi anche per il target in questione. Si potrebbe probabilmente gestire meglio quello spazio in futuro.
Infine nell’area dedicata al gioco libero della Tana mi sono presentato con la mia bella lista, ma niente da fare: La Cicala e la Formica non era a disposizione (come non lo era da Asterion né nella Family Arena: mega delusione), Radio Londra nemmeno. Quando ho chiesto Pastiche sembrava chiedessi la luna, mentre Elysium era di nuovo troppo recente. Alla fine abbiamo optato per “aspetta che do un’occhiata ai titoli che vedo dietro a voi e poi vi dico”. Sheepland, Keltis e Soqquadro (preso e riportato indietro dopo aver letto le regole: pensavo fosse meno movimentato) sono state le scelte. Il lavoro svolto dai volontari è sempre impressionante: grazie!
E gli acquisti? Niente di fatto. I due nuovi casi di Sherlock Holmes non c’erano ancora. Tokaido era esaurito, Patchwork venduto, Il Sesto Senso anche. Insomma, terzo anno di fila che il mio portafogli mi ringrazia (mai acquistato nulla alla fiera di Modena).
In giro ho visto e riconosciuto (senza salutare) Alkyla, TeOoh, Andrea il Dado Critico, Chiarvesio, Mori, Ligabue, e tanti goblin (Pupina mi ha pure scattato una foto, senza sapere chi fossi).
Un grazie di cuore a Vale, Pasquale, Emilia, Seba, Arianna, Mattia ed Elisa per la compagnia e a Grob per le due chiacchiere.

4) Domenica: visita alla riserva naturale vicino al fiume Secchia.
La regione di Modena offre anche questo: due passi in mezzo alla natura. Volevamo abbinarlo assieme al geocaching, ma il nascondiglio si trovava dall’altra parte del fiume: ops! In compenso abbiamo visto un bel capriolo correre tutto felice in mezzo ai prati. Saltava in giro che era una gioia. Bel luogo che merita una visita.

In definitiva un weekend esteso molto intenso, ma altrettanto bello e appagante. Modena è in grado di offrire parecchio, non solo a livello strettamente ludico. È una gita che non posso che raccomandare.

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