“Perché l’essere umano gioca? Perché il gioco è così importante nella storia dell’umanità? Perché è di rilevanza nella vita di tutti i giorni? L’essere umano gioca da quando esiste. E così il gioco è quasi l’origine dell’azione umana – e forse anche del pensiero umano e dello sviluppo umano. Il bello del gioco è l’approfondimento, la contemplazione, la concentrazione assoluta. Giocando, l’essere umano si sviluppa.”
(Karin Falkenberg, “Spielen ist eine anthropologische Konstante”, in: Jörn Morisse e Felix Gebhard (a cura di), “Zeit für Brettspiele. 16 Porträts”, Ventil, Mainz 2019, p. 98)
