Venerdì: Food Chain Magnate

Ecco i giochi di società a cui abbiamo giocato venerdì sera al Foce di Lugano:
– Food Chain Magnate
– A Study in Emerald
– H.I.D.E.
– Mafia de Cuba
– Coloni Imperiali
– Istanbul
– Seasons
– Riff Raff
– Perudo
– Fantascatti 2.0
– Qwixx
– Avalon

§ Avalon
Una partita più surreale dell’altra, in senso positivo. Vedere vincere i buoni dopo che una spia nelle ultime due missioni a cui ha preso parte ha votato a favore della missione, senza che poi i cattivi riuscissero a identificare Merlino, mi mancava. Con Merlino che ha approvato l’ultima missione senza che lui ci fosse dentro (in 6 giocatori bisogna mettere in missione tutti i buoni per forza, quelli fuori sono cattivi). Robe dell’altro mondo. Uno dei migliori party games in circolazione.

§ Fantascatti 2.0
Un gioco di abilità di riflessi e di destrezza. Allenandosi si può migliorare in modo visibile. Giocare con chi è abituato a farlo significa andare incontro a una sconfitta sicura. Però è breve e divertente. Lo si riesce a giocare molto bene anche con i bambini.

§ Perudo
Un grande classico nel panorama ludico moderno. Gioco di dadi e bluff, richiede capacità di speculazione, intuito e botte di fortuna. Chi sa giocare bene ha comunque un certo vantaggio e tende a vincere.

§ Food Chain Magnate
L’ultimo prodotto della Splotter Spellen, casa editrice olandese di nicchia che crea giochi di strategia impegnativi per giocatori assidui. La grafica del gioco è retro, ma proprio per questo affascina e ben si addice all’ambientazione proposta: i giocatori devono gestire un proprio ristorante e riuscire a guadagnare più soldi rispetto ai propri avversari.
Il titolo è totalmente diverso dagli altri giochi che hanno prodotto. In questo qui bisogna creare il proprio organigramma assumendo personale di vario tipo (carte da prendere), per acquistare o produrre prodotti, pubblicizzarli e venderli in città.
La prima sensazione è molto positiva. Un giocatore che non conosce il gioco è destinato a perdere contro avversari più navigati, e si accorgerà di aver perso abbastanza in fretta. Ma tale aspetto non lo reputo un punto negativo, bensì un incentivo a migliorarsi nelle partite future.

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